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Prefazio al libro "Papa Francesco ai Vescovi"

Cardinale Marc Ouellet

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È generale il riconoscimento che la chiamata di Jorge Mario Bergoglio alla Cattedra di Pietro ha cambiato molte cose nella Chiesa, siano questi cambiamenti accolti con entusiasmo, stupore o riserva. Avendo scelto di chiamarsi Francesco, il papa argentino ha intrapreso il suo pontificato sotto il segno di “una chiesa povera per i poveri” e gli ha in seguito impresso la sua impronta decisiva con l’indizione e la celebrazione del Giubileo straordinario della misericordia. Ha così preso corpo poco a poco una riforma della Chiesa non pianificata, ma secondo il metodo del discernimento dello Spirito all’opera nella vita del popolo di Dio, specie attraverso lo svolgersi di un ampio processo sinodale. Mosso dal carisma di sant’Ignazio di Loyola e ispirato da quello di san Francesco d’Assisi, Francesco infonde alla Chiesa cattolica un respiro di riforma che scaturisce più dal carisma che dalla disciplina. Gli effetti di questa riforma sono in primo luogo visibili nel suo modo di esercitare il ministero petrino, una trasformazione spettacolare caratterizzata dal modo popolare di comunicare, dalla presenza calorosa e solidale in mezzo al popolo di Dio e dall’attenzione prioritaria a tutte le periferie geografiche ed esistenziali, dove soffrono degli esclusi.

Quali implicazioni conseguono da questa riforma per la vita e il ministero dei Vescovi? Domanda essenziale cui risponde questa raccolta dei “messaggi di Papa Francesco ai Vescovi”, che aiuterà pastori e fedeli a impossessarsi meglio dello spirito e delle priorità di questo pontificato. Nessun gruppo nella Chiesa è stato di fatto gratificato di tanti messaggi qualificati come i Vescovi, sia per essere incoraggiati e sostenuti di fronte alle fatiche e alle sfide del ministero episcopale sia per essere con delicatezza corretti in merito alle attitudini spirituali e pastorali che Francesco incarna e che apprezza nei suoi collaboratori. Le pagine che seguono testimoniano in abbondanza della sua sollecitudine pastorale nei confronti dei Vescovi, sotto forma di breve esortazione o sotto forma più estesa di visione d’insieme e di programmazione, secondo le circostanze dei suoi viaggi apostolici o secondo la vita quotidiana in Roma, che include la delicata impresa della riforma della Curia.

Si scopre leggendo un autentico corpus dottrinale e pastorale che descrive in termini concreti il ministero episcopale e la spiritualità propria dei Vescovi, le loro tentazioni e le loro peculiari relazioni con il popolo di Dio, cui i pastori devono darsi cura d’esser vicini, in spirito di servizio, con un cuore di Sposo e di Padre. Si avrà il piacere di ritrovarvi l’humor del Santo Padre, il suo senso critico acutizzato da una grande capacità d’osservazione, una fine psicologia spirituale, tanto penetrante quanto stimolante. A chi già abbia letto o sentito questi discorsi, una rilettura consentirà, per esempio, di ricollocare il suo intervento principale e programmatico sulla sinodalità in un più ampio contesto. Così pure, si avrà modo di apprezzare maggiormente le sue formule incisive, ma ponderate, in ordine ad un’autentica riforma spirituale, dalla quale nessuno è escluso a cominciare da Colui che parla, che si è posto sin dall’inizio in dipendenza dello Spirito del Vangelo e sotto l’icona del Signore che lava i piedi ai suoi discepoli.

Il Dicastero dei Vescovi ha raccolto questi messaggi come atto di riconoscimento allo spirito missionario di Papa Francesco che coinvolge tutta la Chiesa in una “conversione pastorale” di cui i Vescovi sono e devono essere, secondo il suo desiderio, i primi protagonisti. Questa conversione è resa radicale anche dalla grazia del Giubileo della “misericordia” che ha permesso di precisare il contenuto essenziale del “servizio dei poveri” attraverso la rivalorizzazione delle “opere di misericordia”, troppo spesso dimenticate ovvero relegate a forme settoriali di apostolato.

Nessun dubbio che la famiglia sia un grande campo di applicazione di questa conversione pastorale, all’insegna dell’Esortazione Apostolica Amoris Laetitia, affidata da Francesco ai Vescovi a conclusione di un lungo processo sinodale. Di qui l’importanza dei vigorosi interventi del Santo Padre nel corso dei due sinodi su questo soggetto, che sono ripresi tra questi messaggi. Essi preparano i Vescovi all’accoglienza dell’Esortazione Apostolica e alla sua attuazione personale e collegiale, consapevoli delle nuove responsabilità giuridiche e pastorali che ne emanano. Per essere fedeli allo spirito del Santo Padre, sarà cosa buona concertarsi periodicamente come Conferenze episcopali e in funzione delle esigenze locali al fine di garantirne la corretta applicazione e inculturazione.

L’ampia consultazione del popolo di Dio voluta dal Papa per la sua preparazione deve continuare per la sua attuazione, poiché il nuovo dialogo pastorale che essa comporta suppone la pratica del discernimento dello Spirito all’opera in tutte le situazioni e un atteggiamento pastorale di compassione e di misericordia che possa ridare la Speranza a tutti coloro, uomini e donne, che si sono allontanati. La presente raccolta fornisce in proposito elementi complementari che faciliteranno non solo il rinnovamento della pastorale della famiglia, ma anche la pratica più generale del discernimento spirituale pastorale. Sarà di particolare utilità per i formatori del clero che cercano di attrezzarsi per completare la formazione iniziale e permanente dei sacerdoti.

In questa raccolta si troveranno anche le risonanze delle grandi Encicliche di Francesco, Lumen Fidei e Laudato si’, e dell’Esortazione Apostolica Evangelii Gaudium, ma sempre in funzione della responsabilità propria dei Vescovi, che sono membri del Collegio dei successori degli apostoli e, dunque, responsabili a questo titolo della Chiesa universale. L’interesse privilegiato di Papa Francesco nei confronti dei Vescovi non riflette soltanto la sua cura di accompagnarli nel loro servizio della porzione di popolo di Dio a loro affidata, ma anche di integrarli e di rispettarli nella loro responsabilità universale che la collegialità episcopale cum et sub Petro comporta.

Chi vuole comprendere meglio il senso profondo del pontificato di Francesco e la linea da seguire per essere in comunione effettiva e affettiva col Vescovo di Roma, Successore di Pietro, troverà in questa raccolta considerazioni affinate e approfondite su questioni che quotidianamente riecheggiano nei media, a volte con qualche distorsione. Possa la lettura di questi “messaggi di Papa Francesco ai Vescovi” illuminare e confortare in primo luogo i pastori nel loro servizio alla Chiesa. Voglia il Signore che serva anche a confermare la fede del popolo di Dio, che sa ben discernere l’autentico Vangelo qual è vissuto e proposto da questo Papa, così libero quanto imprevedibile, che costringe con la sua testimonianza e le sue provocazioni a rivedere le nostre categorie abituali e a lasciare spazio alla novità dello Spirito in una sana continuità con i suoi grandi e santi predecessori.

A nome dei Vescovi, che sono i primi interessati da questi messaggi, esprimo a Papa Francesco la nostra sincera gratitudine e il nostro affetto, offrendo in primo luogo a lui questa raccolta con i nostri calorosi rallegramenti e i nostri migliori voti in occasione del suo ottantesimo compleanno: Ad multos Annos, Santo Padre!

 

Marc Cardinale Ouellet

Prefetto della Congregazione per i Vescovi

17 dicembre 2016

 

Prefacio al libro "Papa Francisco a los Obispos"

Es algo reconocido de modo general que la llamada de Jorge Mario Bergoglio a la cátedra de Pedro ha cambiado muchas cosas en la Iglesia, ya sean estos cambios recibidos con entusiasmo, estupor o reserva. Habiendo elegido llamarse Francisco, el Papa argentino ha situado su pontificado bajo el signo de “una Iglesia pobre para los pobres” y después la ha marcado con su huella decisiva con la convocatoria y la celebración del Jubileo extraordinario de la misericordia. De esta manera, poco a poco, ha tomado cuerpo una reforma de la Iglesia no planificada, sino según el método del discernimiento de la acción del Espíritu en la vida del pueblo de Dios, especialmente a través del desarrollo de un amplio proceso sinodal. Movido por el carisma de san Ignacio de Loyola e inspirado por el de san Francisco de Asís, Francisco infunde en la Iglesia católica un estímulo de reforma que nace más del carisma que de la disciplina. Los efectos de esta reforma son visibles en primer lugar en su manera de ejercitar el ministerio petrino, una transformación espectacular caracterizada por un modo popular de comunicar, por la presencia cordial y solidaria en medio del pueblo de Dios y por la atención prioritaria a todas las periferias geográficas y existenciales, donde sufren los excluidos.

¿Qué implicaciones se derivan de esta reforma para la vida y el ministerio de los Obispos? A esta pregunta esencial responde esta colección de “mensajes del Papa Francisco a los Obispos”, que ayudará a los pastores y a los fieles a apropiarse mejor del espíritu y de las prioridades de este pontificado. Ningún grupo en la Iglesia ha sido de hecho agraciado con tantos mensajes cualificados como el de los Obispos, tanto para ser animados y apoyados ante las fatigas y los retos del ministerio episcopal, como para ser corregidos con delicadeza sobre las actitudes espirituales y pastorales que Francisco encarna y aprecia en sus colaboradores. Las páginas que siguen testimonian con abundancia su solicitud pastoral en relación a los Obispos, bajo forma de breve exhortación o bajo formas más extensas de visión de conjunto y de programación, según las circunstancias de sus viajes apostólicos o en función de la vida ordinaria en Roma, que incluye la delicada empresa de la reforma de la Curia.

Se descubre en su lectura un auténtico corpus doctrinal y pastoral que describe en términos concretos el ministerio episcopal y la espiritualidad propia de los Obispos, sus tentaciones y su peculiar relación con el pueblo de Dios, cuyos pastores deben esforzarse por ser cercanos, en espíritu de servicio, con un corazón de Esposo y de Padre. Se tendrá el gusto de reconocer el humor del Santo Padre, su sentido crítico agudizado por una gran capacidad de observación, una fina psicología espiritual, tan penetrante como estimulante. A quien ya haya leído o escuchado estos discursos, una relectura le permitirá, por ejemplo, resituar en un contexto más amplio su intervención principal y programática sobre la sinodalidad. Igualmente, se podrán apreciar en mayor medida sus fórmulas incisivas, pero ponderadas, con el fin de lograr una auténtica reforma espiritual, de la cual nadie está excluido, empezando por Aquél que habla, que se ha puesto desde el principio en subordinación al Espíritu del Evangelio y bajo el icono del Señor que lava los pies a sus discípulos.

La Congregación para los Obispos ha recogido estos mensajes como un acto de reconocimiento al espíritu misionero del Papa Francisco que implica a toda la Iglesia en una “conversión pastoral” de la cual los Obispos son y deben ser, según su deseo, los primeros protagonistas. Esta conversión se hace radical también desde la gracia del Jubileo de la “misericordia” que ha permitido precisar el contenido esencial del “servicio de los pobres” a través de la revalorización de las “obras de misericordia”, demasiado a menudo olvidadas o relegadas a formas sectoriales de apostolado.

Sin duda ninguna, la familia es un gran campo para aplicar esta conversión pastoral, caracterizada por la Exhortación Apostólica Amoris Laetitia, confiada por Francisco a los Obispos al final de un largo proceso sinodal. De aquí la importancia de las vigorosas intervenciones del Santo Padre a lo largo de los dos sínodos sobre esta realidad, que están recogidas entre estos mensajes. Estas intervenciones preparan a los Obispos para acoger la Exhortación Apostólica y para su actuación personal y colegial, conscientes de las nuevas responsabilidades jurídicas y pastorales que afloran. Para ser fieles al espíritu del Santo Padre, será de utilidad ponerse de acuerdo en las Conferencias Episcopales y en función de las exigencias locales, para garantizar la correcta aplicación e inculturación.

La amplia consulta al pueblo de Dios querida por el Papa para su preparación tiene que continuar en su puesta en práctica, porque el nuevo diálogo pastoral que ella comporta supone la práctica del discernimiento de la acción del Espíritu en todas la situaciones y una disposición pastoral de compasión y de misericordia que pueda devolver la Esperanza a todos aquellos, hombres y mujeres, que se han alejado. La presente colección ofrece con ese propósito elementos complementarios que facilitarán non sólo la renovación de la pastoral familiar, sino también la práctica más generalizada del discernimiento espiritual pastoral. Será de particular utilidad para los formadores del clero que buscan prepararse mejor para completar la formación inicial y permanente de los sacerdotes.

En esta colección también se podrán encontrar resonancias de las grandes encíclicas de Francisco, Lumen Fidei y Laudato si’, y de la Exhortación Apostólica Evangelii Gaudium, pero siempre en función de la responsabilidad propia de los Obispos, que son miembros del Colegio de los sucesores de los apóstoles y, por tanto, responsables por este título de la Iglesia universal. El interés privilegiado del Papa Francisco por los Obispos no se refleja sólo en su cuidado por acompañarlos en su servicio a la porción del pueblo de Dios que les ha ido confiada, sino también en integrarlos y respetarlos en la responsabilidad universal que comporta la colegialidad episcopal cum et sub Petro.

Quien desee comprender mejor el sentido profundo del pontificado de Francisco y la línea que se ha de seguir para estar en comunión afectiva y efectiva con el Obispo de Roma, Sucesor de Pedro, encontrará en esta colección observaciones precisas y profundas sobre cuestiones que cotidianamente resuenan en los medios de comunicación, a veces con alguna distorsión. Ojalá la lectura de estos “mensajes del Papa Francisco a los Obispos” pueda iluminar y confortar en primer lugar a los pastores en su servicio a la Iglesia. Quiera el Señor que sirva también para confirmar la Fe del pueblo de Dios, que sabe discernir bien el auténtico Evangelio como es vivido y propuesto por este papa, tan libre como imprevisible, que obliga con su testimonio y sus llamadas de atención a repensar nuestras categorías habituales y a dejar espacio a la novedad del Espíritu, en una sana continuidad con sus grandes y santos predecesores.

En nombre de los Obispos, que son los primeros interesados en estos mensajes, expreso al Papa Francisco nuestra sincera gratitud y nuestro afecto, ofreciéndole a él en primer lugar esta colección con nuestra cordial felicitación y nuestros mejores deseos, con ocasión de su octogésimo cumpleaños: ¡Ad multos Annos, Santo Padre!

Marc Cardenal Ouellet

Prefecto de la Congregación para los Obispos

Presidente de la Pontificia Comisión para América Latina

17 de diciembre de 2016